Moneyval: al via l'esame su San Marino

E’ un focus programmato da tempo quello che gli esperti del Moneyval compieranno nella Repubblica di San Marino. Un esame approfondito sullo stato delle normative e delle misure per le corrette pratiche economiche e finanziarie. Un incubo, lo aveva definito qualcuno alcuni mesi fa, un appuntamento sicuramente importante e delicato dal quale dipende il futuro della Repubblica. L’Italia non sembra intenzionata ad appoggiare il Titano per superare questo nuovo esame, voluto per verificare i passai compiuti dopo l’uscita dalla procedura rafforzata. “Un esame è sempre un esame – dichiara il Segretario di Stato alle Finanze, Pasquale Valentini – è un po’ di apprensione c’è sempre. I passi che abbiamo compiuto in questi due anni – aggiunge – mi fanno però stare sufficientemente tranquillo e sereno. Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto”. In ballo c’è il percorso di adeguamento agli standard internazionali, la rispondenza delle normative sammarinesi alle direttive comunitarie, l’operatività degli organismi previsti per garantire la correttezza del sistema e la regolarità degli interscambi. Il gruppo di esperti di Strasburgo dovrà valutare tutto questo e certificare la permanenza della Repubblica fra gli stati considerati collaborativi. “Ci aspettiamo di vedere accreditato il lavoro che abbiamo compiuto con determinazione in questi due anni – afferma Valentini - non è in discussione l’atteggiamento di San Marino, si tratta di dimostrare nei fatti quanto indicato nelle nuove normative adottate”. Il responsabile delle politiche finanziarie si aspetta tutt’al più la necessità di procedere a qualche piccolo aggiustamento nell’operatività degli organismi, ma non di interventi strutturali. “Abbiamo cercato di apportare in maniera permanente – spiega – quei passaggi che fugassero ogni dubbio sui punti non perfettamente allineati con le raccomandazioni internazionali. San Marino – aggiunge - ha la necessità di collocarsi con serenità nel contesto internazionale, ne va della propria immagine e del proprio futuro economico. Noi - conclude – stiamo facendo tutto quello che è necessario con estrema convinzione”.

Sergio Barducci

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