Nasce a Rimini Eticredito, la Banca Etica Adriatica
La banca deve tornare alle origini e recuperare la stessa impronta etica che ha mosso i fondatori degli istituti di credito del secolo scorso. Perseguire il bene comune attraverso criteri di giustizia, diffondendo una nuova mentalità basata non più sul profitto fine a se stesso. Nelle sentite parole del Presidente Vittorio Taddei, la consapevolezza di essere arrivati all’epilogo di una grande sfida, un’impresa per dimostrare che la banca - ha sottolineato Alfredo Aureli, vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini - non vive solo in funzione del proprio utile. Eticredito, dunque, sarà una banca a tutti gli effetti ma con l’obiettivo di intervenire, a condizioni agevolate, laddove situazioni di disagio economico lo richiedano e con una serie di interventi anche in ambito sociale, culturale e ambientale. Eticredito punta a finanziare i talenti, la persona in quanto tale e non in base al patrimonio che può garantire. 56 i soci fondatori per un capitale sociale di 7 milioni e 800 mila euro. Si prevede un costo di struttura ridottissimo e nessun compenso per gli amministratori. Ora si attende solo il nulla osta di Bankitalia per iniziare l’attività operativa che in questa prima fase avrà sede a Rimini, poi un probabile allargamento alle zone limitrofe attraverso accordi commerciali con altri istituti di credito. Tra gli azionisti anche la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio e la Società Unione Mutuo Soccorso, una dimostrazione di grande sensibilità verso i valori dell’etica e del sociale.