E’ andata peggio delle previsioni, già negative, della vigilia. Il primo consuntivo dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori sulla spesa nel periodo natalizio sfiora i 5 miliardi di euro, contro la stima iniziale di 5 miliardi e mezzo, con una caduta dei consumi del 12% rispetto allo scorso anno. Gli unici settori che hanno resistito al crollo sono stati l'editoria e l'elettronica di consumo. E’ andata male per l'abbigliamento e le calzature, malissimo per l'arredamento per la casa e gli elettrodomestici, malino per giocattoli, sport e per l'alimentare. Numeri in calo pressoché ovunque che fanno chiedere alle associazioni dei consumatori l'avvio immediato dei saldi, insieme a manovre strutturali per rilanciare la domanda e rimettere in moto l'economia. Evidentemente, afferma il Codacons, la maggior parte delle persone attende di poter acquistare a prezzi scontati. Il timore è che, per l'elevato livello dei prezzi al dettaglio e una situazione economica non rosea i saldi andranno anche peggio rispetto a quelli passati. Secondo la Confcommercio invece, proprio a causa di una stagione invernale non buona per i negozianti, l'offerta sarà molto ampia e gli sconti medi piuttosto elevati. A San Marino i saldi inizieranno il 1° gennaio. In Emilia Romagna e nelle Marche il 6.
Sonia Tura
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