La Centrale sindacale unitaria ha fatto le proprie proposte sia per il membro all’interno del Collegio sindacale, sia per i due che fanno parte della Consulta e del Consiglio di Previdenza, altrettanto ha fatto l’ Unione sammarinese dei lavoratori, indicando i soli nomi per gli ultimi due organismi. La politica ha cercato di mediare per raggiungere un accordo tra i tre sindacati, senza esito. La stessa segreteria istituzionale ha inviato una lettera a CDLS e CSdL invitandole in questo senso. Si spera che da qui alla prossima seduta consiliare si possano sciogliere i nodi con una suddivisione concordata per ciascun membro. Ma i due sindacati storici non intendono venire a patti, soprattutto verso una organizzazione decisamente in minoranza a numero di iscritti e rappresentanza. Da parte sua l’Usl si dichiara pronto all’ accordo. La dilazione dei tempi potrebbe però creare qualche problema all’ ordinaria amministrazione dell’ Iss, non tanto per Consulta e Collegio, quanto per il Consiglio di previdenza, chiamato a gestire i 250 milioni di euro delle pensioni, le scadenze dei prodotti finanziari e rispondere ai ricorsi in campo sanitario. Intanto l’ufficio di presidenza sta lavorando in vista del prossimo consiglio per trovare un accordo tra le parti, altrimenti sarà il parlamento a decidere.
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