Obiettivo ambizioso: diventare il primo Stato ad emissioni zero
“Il Giappone – ha spiegato Giovanni Carrada, divulgatore scientifico ed autore della trasmissione televisiva Superquark – ha raddoppiato la sua economia ma tenuto fermi i consumi agli stessi livelli del 1970, mentre una multinazionale del settore elettronico ha ridotto costantemente i consumi del 5% all’anno, risparmiando, alla fine, qualcosa come 130 milioni di dollari. Sono risorse distratte dai consumi che possono essere reimmesse nel ciclo produttivo dell’azienda e quindi incrementare la sua competitività”.
Insomma risparmiare energia è possibile, o meglio auspicabile, e questo – hanno spiegato il professor Barozzi e l’ingegner Giovagnoli, che hanno collaborato alla stesura della legge adottata in maggio – dipende da tutti gli attori del sistema, con vantaggio di tutti, considerato che nel mondo i prezzi energetici sono destinati a salire. “Da questo impegno – hanno sottolineato i Segretari Masi e Riccardi – deriverà un maggior rispetto per l’ambiente ma nasceranno anche opportunità lavorative e interessanti occasioni”. La legge, che fissa le norme per abitazioni, aziende e uffici pubblici, prevede anche la costituzione di società energetiche, composte da soggetti privati che potranno rivendere l’energia in eccesso prodotto da fonti energetiche rinnovabili.
Entro la fine dell’anno San Marino potrebbe aderire al protocollo di Kyoto, intanto l’ENEA, l’Ente Italiano per l’Energia e l’Ambiente, ha manifestato la volontà di insediare un proprio laboratorio sulle risorse idriche all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico di futura realizzazione nella Repubblica di San Marino. Lo ha svelato il Rettore dell’Università, Giorgio Petroni.