Occupazione. Il bilancio dei tre anni di crisi è pesante
C’è un nuovo dato su cui sta lavorando la CSdL e che fotografa, ancora una volta, la difficile situazione occupazionale sammarinese. Nel corso dei tre anni dalla crisi, vale a dire dal 2008 a fine dicembre dello scorso anno, si contano 955 lavoratori in meno. Un calo che assume ulteriore valenza se si pensa al trend occupazionale degli anni precedenti, con una media di circa 600 lavoratori in più all’anno. Il crollo del settore è storia nota. Il sindacato sta analizzando questi nuovi numeri nel dettaglio. Vuole sapere quanti abbiano esaurito gli ammortizzatori sociali e la fascia d’età dei senza lavoro. Non stupirebbe se fossero soprattutto giovani. Dai dati diffusi a fine anno emerge che quasi la metà dei disoccupati ha tra i 19 e i 35 anni. E dei 29 ex dipendenti della Todos che ieri hanno manifestato sul Pianello, 12 non hanno ancora compiuto 30 anni. “I numeri della disoccupazione sono destinati ad aumentare – spiega, con amarezza, il segretario industria della CSdL Enzo Merlini - poiché a coloro che hanno perso il lavoro e che non riescono ad essere ricollocati, si affiancano i neo diplomati e laureati che non vengono assunti”. In questo clima di incertezza la famiglia diventa l’ammortizzatore sociale per eccellenza. Una rete di solidarietà che secondo i sindacati sta diventando fondamentale. Senza dimenticare l’apporto dei nonni, che con la loro pensione contribuiscono a fare quadrare i conti. “Per questo - dice Gianluigi Giardinieri della CDLS - chiediamo alla politica di tenere conto, nelle sue scelte, di questo aspetto fondamentale della cultura sociale del paese”.
Monica Fabbri
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