Le vendite calano del 25% nei primi 6 mesi dell’anno. A marzo il segno meno era del 16,6%. I fatturati diminuiscono del 5%, così come le imposte e le tasse. Sono i dati dell'ultima analisi previsionale trimestrale dell'Associazione nazionale dell'Industria, anticipata al settimanale "Fixing”. Sul fronte occupazione sono 113 le aziende che hanno fatto richiesta della Cassa integrazione per quasi 1.900 dipendenti. Il 41% delle imprese ritiene “probabile e consistente” il ricorso alla cassa integrazione, per il 13% sarà “probabile e limitato” il 23% lo ritiene poco probabile e i restanti lo escludono. Gli industriali sono comunque ottimisti. Il 50% degli imprenditori infatti prevede che gli ordini saranno stazionari. Un imprenditore su due esclude una riduzione del personale anche se la tendenza a investire resta bassa. Lo scenario economico interno e internazionale resta caratterizzato da molte incertezze. Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita 2009 e 2010, ma parla di “ripresa lenta” riferendosi all’uscita dalla crisi dell’economia mondiale. A preoccupare il FMI sono, in particolare, i dati sulla disoccupazione che potrebbero essere negativi ancora per i mesi a venire. Il pericolo di una ricaduta, dopo un inizio di ripresa è stato invece avanzato da Nouriel Roubini, il professore della New York University che primo fra tutti ha previsto la crisi. Roubini ha parlato di “ripresa debole” e di un rischio ricaduta “non trascurabile”.
Sonia Tura
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