Occupazione a San Marino: arrivano segnali di stabilizzazione dal mondo del lavoro
Per il 70% degli imprenditori nei prossimi sei mesi il numero dei propri dipendenti rimarrà invariato. Il 13% pensa di ridurre il personale. Il 10% di aumentarlo. Solo il 7% del campione non sa cosa farà al riguardo nei prossimi 6 mesi. Un dato simile a quello registrato nell’indagine di maggio. La differenza è nella quota d’imprese che dichiarano di non sapere cosa fare per il futuro, scesa dal 12 al 7%. Che la crisi abbia avuto effetti profondamente deleteri anche sull’occupazione non è una novità – commenta Simona Michelotti, Presidente della Camera di Commercio – ma l’analisi congiunturale di ottobre ci restituisce la fotografia di un Paese che, passo dopo passo, sta tentando di ritrovare un suo equilibrio. Il fatto che il 70% degli imprenditori non preveda variazioni di personale nei prossimi mesi e il 10% ne anticipi addirittura l’incremento, non può che essere letto come segnale di una, seppur timida, stabilizzazione nel mondo del lavoro. Tra i titoli di studio il più richiesto dalle imprese è il diploma: il 50% ha assunto candidati con questo requisito. Il 30%, in particolare imprese nel settore edile, ha optato per il diploma di scuola media inferiore. Solo il 20% delle aziende ha arruolato laureati, divisi tra i settori del commercio, dell’industria e dei servizi. Il 54% delle assunzioni, in particolare nel settore dei servizi, sono a termine. Nel 38% dei casi invece, e qui ci spostiamo nel commercio, il contratto è a tempo indeterminato. Tocca l’8% la quota di aziende che hanno offerto contratti atipici o di apprendistato, opzione preferita soprattutto dalle grandi imprese.
Sonia Tura
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