L'offensiva contro l'evasione fiscale avrà un impatto significativo anche su San Marino

Bruxelles vuole chiudere l'accordo anti-evasione fiscale con San Marino, Svizzera, Liechtenstein, Andorra e Monaco entro il 2013 per obbligare anche questi paesi ad osservare misure equivalenti a quelle applicate nei paesi Ue. La filosofia di fondo è arrivare allo scambio automatico di informazioni, senza piu' alcun schermo. La base dei negoziati è l'estensione dell'accordo Ecofin a tutti i tipi di reddito da risparmio e ai prodotti che generano interessi o reddito e l'introduzione di meccanismi per l'identificazione dei beneficiari effettivi. Un ulteriore step, dunque, verso l'abbassamento del livello di segreto bancario. Nel decalogo, stilato la scorsa settimana dal Consiglio Europeo, si chiede trasparenza totale per imprese, trust e fondazioni. Cambieranno inoltre le regole per le attività che hanno sede principale in territorio comunitario e succursali nei paesi a fiscalità vantaggiosa. San Marino, quindi, dovrà verosimilmente adeguare la legislazione in materia. Fino ad ora l'accordo Ecofin prevedeva una ritenuta del 35% sugli interessi bancari maturati dai depositi dei non residenti. Ritenuta che viene riversata ogni anno al paese in cui risiede il titolare del conto.

Luca Salvatori

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