One Gallery: da lunedì i lavoratori non serviranno più l'azienda, ma l'impresa rilancia con nuovi piani
Martedì l'impresa ha chiesto al tribunale una moratoria. “L'azienda doveva informarci – accusa Alfredo Zonzini, segretario Fulcas-CSU – e questa è un'ulteriore dimostrazione della poca credibilità di questa realtà commerciale”. “I dipendenti non possono essere degli scudi umani. Il lavoro va pagato”, afferma Francesca Busignani, responsabile industria e artigianato Usl. Le sigle sindacali, in un comunicato congiunto, hanno criticato la Segreteria al Lavoro per non aver organizzato una riunione a tre parti che coinvolgesse anche l'azienda.
Lunedì prossimo i rappresentanti dei lavoratori andranno nella sede della Segreteria per chiedere le tutele previste dalle nuove norme, emesse a marzo, che riconoscono al lavoratore la possibilità di allontanarsi dall'azienda per giusta causa se la ditta non è in regola con almeno 2 mensilità.
Dai vertici dell'impresa non ci stanno e rispondono annunciando piani di rilancio. Fernando Di Paolo, amministratore unico della holding Capital Evo, promette che i due mesi saranno corrisposti, aggiungendo che nuovi brand sono interessati ad entrare nel One Gallery. I piani della proprietà prevedono di riassumere 39 dei 67 lavoratori, con l'obiettivo di reintegrarli tutti in caso di successo.
Mauro Torresi