Operatori balneari: no alla direttiva Bolkestein

La protesta si sfalda. Tanto per cominciare domani, davanti alla sede della Regione a Bologna, sotto lo slogan “Bolkestop” mancheranno gli operatori riminesi. Perlomeno la maggior parte, i 450 su 500 che aderiscono ad Oasi Confartigianato. “Condivisibili le ragioni della protesta -dice il presidente Giorgio Mussoni- ma è assurdo manifestare contro la nostra Regione se il problema arriva da Bruxelles”. Non tarda ad arrivare la risposta degli operatori balneari di Ravenna e Gatteo: “auspichiamo l'appoggio concreto degli amministratori locali, in particolare sindaci e assessori, in sede d conferenza Stato Regioni. Per questo saremo a Bologna”. Il nodo mette tutto d'accordo: non aprire procedure di evidenza pubblica - le aste, per intenderci - così come vuole una direttiva dell'Unione. E trovare una soluzione condivisa che tuteli l'offerta turistica romagnola. Un po' come è stato fatto in Spagna, che ha evitato la scure grazie alla mediazione del governo. Uscire dalle aste è possibile e per ricordarlo c'è chi avanza la proposta di fare sventolare sulla spiaggia bandiere spagnole. Mussoni invita a guardare il vero problema: la direttiva Bolkestein, che avvalla una risoluzione che protegge la finanza immobiliare. Il pullman di protesta non dovrebbe fermarsi a Bologna, ma arrivare a Bruxelles. In quel caso i riminesi non perderebbero la corsa.

Sara Bucci

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