OSLA esprime il massimo rispetto per lo strumento democratico dello sciopero, ma contesta lo sciopero di oggi svoltosi all'Antica Piadina San Marino, perché guidato da motivazioni non oggettive, che oltre a recare grossi danni economici di improduttività, di immagine e nei confronti dei fornitori e dei clienti della grande distribuzione, non risolve i problemi di tutti i lavoratori. Oggi, ancor di più, serve la concertazione tra impresa e lavoratore, infatti era prevista una riunione indetta con anticipo e comunicazione a tutti i lavoratori in fine mattinata, alla quale nessuno di coloro che hanno scioperato si è presentato. Considerata l'attuale congiuntura socioeconomica, OSLA invita la CSU ad un atteggiamento costruttivo e risolutivo dei problemi attraverso la concertazione tra dipendenti e imprenditore, abbandonando nel caso dell'Antica Piadina San Marino logiche di accanimento personalistico. La vera sfida resta quella dello sviluppo e del cambiamento del sistema economico e, soprattutto, del cambiamento dell’approccio per conseguirlo, che non potrà prescindere dall’impegno e dalla responsabilità di tutte le parti sociali. Per uscire dall'attuale congiuntura socioeconomica serve combattere per un alternativa di un nuovo modello di sviluppo, sostenibile per la realtà della Rep. di San Marino nel tempo. Invitiamo con particolare attenzione la CSU a condividere i percorsi che l'impresa sta vivendo per riorganizzarsi, per fare innovazione e per garantire economia effettiva in territorio. L'alternativa sostenibile, e non è un ricatto, per un impresa intesa come organizzazione economica e non come stipendificio, sarà quella di spostarsi verso quei paesi con maggiore flessibilità e disponibilità a collaborare, per il bene di tutti. Se non saremo in grado di collaborare con lo strumento della concertazione, restando troppo legati agli strumenti del passato, perderemo le imprese.
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