OSLA: "Occorre accelerare per normare lo smart working"
OSLA esorta a normare lo smart working: “questa emergenza – fa notare – ne ha messo in luce da un lato l’utilità e dall’altro la relativa semplicità tecnica di questa pratica. Senza il lavoro da domicilio, che è solo un aspetto dello smart working, - aggiunge OSLA - tante imprese in questo periodo sarebbero state costrette alla chiusura e dunque i lavoratori alla Cassa integrazione”. Già nel 2017 l'associazione era stata tra i promotori di questo tipo di innovazione con la firma del primo accordo con la CSU per l'azienda AC&D Solutions. “Ben venga dunque la volontà della Segreteria di Stato al Lavoro – dicono - di normare questo tipo di modalità lavorativa e auspichiamo di poter apportare il nostro contributo come associazione di categoria apripista in questa materia”.
Altrettanto importante – sostiene infine - è intervenire sulla digitalizzazione della Pa, puntando sempre di più sulla dematerializzazione degli atti e delle procedure.