Sarà una commissione mista fra Governo, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, il cui compito sarà individuare eventuali strumenti utili al contrasto del cosiddetto fenomeno del caro-vita. La finanziaria ha voluto recepire le indicazioni che, di volta in volta, sono arrivate dalle neonate associazioni dei consumatori, le quali otterranno a breve il riconoscimento di soggetti giuridici a tutti gli effetti. Secondo le indicazioni contenute nella finanziaria, il nuovo osservatorio provvederà ad individuare anche le strategie di comunicazione per prospettare al cittadino le modalità più semplici per conseguire le possibili economie d’acquisto. Per la sua attività potrà rapportarsi alla sezione osservatorio prezzi già prevista presso l’ufficio industria commercio e artigianato e alla sezione statistica dell’ufficio programmazione economica. Si andrà dunque verso il progressivo superamento dell’attuale Commissione prezzi, presieduta dal segretario di Stato all’Industria e composta da associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, ma le cui competenze sono oggi assai limitate: emette infatti ordinanze riguardanti tariffe e servizi pubblici, quali acqua, gas, e i listini prezzi delle caffetterie e degli alberghi. Il nuovo osservatorio avrà invece competenze assai più estese, maggior chiarezza di dati e completezza di informazioni, monitoraggio e controllo di rette, tariffe e canoni, e in più studi ed approfondimenti scientifici. Entro il 30 giugno 2005 il Congresso di Stato dovrà emanare un progetto di legge che recepisca i principi fondamentali previsti nella normativa dell’Unione Europea in materia di diritto dei consumi e dei consumatori.
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