Inizia una settimana di scioperi difficile, soprattutto nella sanità. Buona la partecipazione – secondo fonti sindacali - nel settore pubblico con presidi davanti alla nettezza urbana. Ad astenersi dal lavoro anche alcuni settori dell’ Istituto Sicurezza Sociale, il registro automezzi, con il totale dei dipendenti ad incrociare le braccia, e l’Istituto Musicale. Domani si replica, in alcuni reparti e ambulatori dell’ Ospedale di Stato, tra cui il servizio dialisi, settori nei quali le organizzazioni dei lavoratori garantiranno l’emergenza mantenendo in servizio un numero di addetti pari a quello notturno. Cosi’ fino a quando dalla controparte – il Governo – non arriveranno proposte scritte diverse dalle attuali per riprendere il dialogo. 'E’ andata bene anche nel privato – ribadiscono Cdls e CSdl - dove sono scattate dalle 6 di questa mattina le ulteriori 8 ore di sciopero da suddividersi per presidi zonali, fino al 17 giugno'. Ad essere interessata e’ stata la zona di Faetano Ca’ Chiavello, che raggruppa circa 1800 lavoratori. Mezzi pesanti costretti a un viaggio a vuoto, impossibile infatti il carico e scarico delle merci nelle aziende deserte. A margine da segnalare la situazione della Minimax di Gualdicciolo. Lo sciopero era previsto per domani, ma i dipendenti si sono astenuti anche oggi, per protesta contro l’azienda che ha assunto alcuni lavoratori interinali per far fronte a questi periodi di mobilitazione. Sul versante trattativa, i sindacati iniziano nel pomeriggio il confronto l’Unione Artigiani mentre mercoledì torneranno a incontrare l’Osla. Sarà l’incontro risolutore?
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