Paolo De Biagi: considerazioni sulla relazione di Clarizia
La mia non è stata una denuncia generica. Ho documentato con assoluta precisione una violazione compiuta dalla vigilanza, che ha autorizzato, dopo il commissariamento ed il blocco dei depositi, il trasferimento di una somma considerevole (poco più di 1.180.000. euro) alla Finanziaria Infrastrutture, di cui il Presidente di BCSM conosce esattamente i proprietari, che sono coinvolti in gravi inchieste Italiane e che rappresentano, quelli sì, i veri poteri economici legati alla politica.
Sono invece molto preoccupato – e spero mi sia consentito il diritto di critica – per quanto i vertici di Banca Centrale hanno riferito nelle relazioni sullo stato del sistema bancario e finanziario sammarinese. Dice il Prof. Clarizia che la raccolta del sistema bancario è passata dai 15 miliardi di euro di tre anni fa ai circa sette miliardi attuali, con un continuo decremento che ha raggiunto oltre il 50%. Dalla stessa relazione si apprende che per tale fenomeno non è ipotizzabile un arresto; al contrario si prospetta la riduzione da 12 a 7 delle Banche presenti in San Marino (la maggior parte delle finanziarie hanno già chiuso), che lascia intravvedere licenziamenti, riduzione di agenzie e depauperamento del sistema. Inoltre, segnalo che il Prof. Clarizia, almeno da quanto emerge dai rapporti delle Agenzie di Stampa, non dice che gli impieghi bancari ammontano a circa sei miliardi, che rappresentano oltre l’80% della raccolta. Qualunque esperto bancario sa che questo rapporto è più che allarmante, perché non consente la garanzia del patrimonio di vigilanza.
Come semplice cittadino mi chiedo: è possibile proseguire su questa strada? Che intenzioni ha il Governo, quali progetti di risanamento sono previsti?
Il Direttore Giannini dice genericamente che ci sono contatti con Paesi Esteri, che possono portare risorse al nostro sistema Bancario. Io credo poco a questa impostazione: piuttosto penso che, con urgenza, debbano essere instaurati rapporti corretti con Banca d’Italia, accelerando un sistema credibile di scambio di informazioni e di collaborazione effettiva per una vera, e non solo verbale, trasparenza. Spero che il nostro Paese proceda effettivamente su questa strada.