I pensionati Csdl chiedono al governo un maggiore impegno

A Governo e forze politiche chiedono un impegno straordinario, per assicurare alla popolazione serenità e benessere. Invocano un progetto di sviluppo capace di produrre posti di lavoro, propngono un fondo di solidarietà in favore di chi si trova in difficoltà e a rischio povertà. Una condizione che comprende anche i pensionati con i redditi più bassi e i lavoratori che hanno terminato gli ammortizzatori sociali. Le risorse per questi interventi devono essere reperite attraverso la fiscalità e non da pensionati e lavoratori dipendenti. Auspicano l'adozione, al più presto, della riforma tributaria, partendo da quel testo già concordato lo scorso anno e ribadiscono la forte contrarietà all'uso improprio dei fondi pensione. Criticano il prestito obbligazionario in favore della Cassa di Risparmio perchè carente di garanzie adeguate. Sono disponibili a ragionare su eventuali prestiti allo Stato, ma solo ottenendo le massime garanzie e precise condizioni di rientro, da prevedere con un'apposita legge. Alla politica sollecitano l'uscita del Paese dall'isolamento internazionale e caldeggiano la domanda di adesione all'Unione Europea, unitamente all'uscita dalla black list italiana. San Marino, dichiarano nel loro documento conclusivo, deve completare il percorso di adeguamento ai più severi standard internazionali in materia bancaria e finanziaria. Per quel che riguarda le esigenze dirette dei pensionati, rivendicano: l'aumento dell'assegno di accompagnamento e delle pensioni più basse; il reintegro di quei farmaci e protesi esclusi dal prontuario farmaceutico. Chiedono il potenziamento dei servizi sociali e socio-sanitari e rigettano l'ipotesi di trasformazione dell'Ospedale di Stato in un'azienda in cui si intreccino pubblico e privato. Li spaventa l'idea di una medicina di serie A, per pochi eletti, ed una di serie B per tutti gli altri. Esprimono solidarietà a tutti i lavoratori colpiti dalla crisi e contestano assenza di iniziative da parte dei responsabili politici e un ruolo insufficiente svolto dalla categorie economiche per ridare occupazione a chi l'ha persa. Infine chiedono strutture e spazi di aggregazione per i pensionati ed una nuova normativa sulle badanti, unitamente alla partecipazione dei sindacati negli organi di controllo dei servizi rivolti ai pensionati.

Sergio Barducci

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