Pensionati ex frontalieri: CSdL e CGIL patrocinano i ricorsi per i propri iscritti contro l'Agenzia delle Entrate
Sindacati che non nascondono il rammarico per il “silenzio” dei due governi sul tema
Sembra essere ancora lontana la soluzione definitiva affinché le pensioni degli ex lavoratori frontalieri non subiscano più la doppia tassazione in Italia e a San Marino. Dopo le contestazioni per il mancato riconoscimento del credito d’imposta sulle tasse trattenute dal fisco sammarinese sulle pensioni erogate dall’ISS, CsdL e CGIL Rimini si costituiscono in giudizio contro l'Agenzia delle Entrate: “Nonostante la strada sia ancora lunga – scrivono - riteniamo vada percorsa fino in fondo per giungere ad un pronunciamento dell’Autorità Giudiziaria”.
"Le cartelle esattoriali sono arrivate - evidenzia Enzo Merlini, Segretario generale CSdL - quindi a questo punto bisogna contestarle andando fino in fondo. Ci sono già sentenze della Cassazione che stabiliscono chiaramente che nelle convenzioni che hanno questa caratteristica le tasse si pagano dove la pensione viene erogata".
Sindacati che non nascondono il rammarico per il “silenzio” dei due governi: “Abbiamo letto tanti comunicati sulla volontà degli esecutivi di impegnarsi sulla vicenda - afferma la Segretaria generale CGIL Rimini Francesca Lilla Parco - ma poi non se ne è più parlato”.
"Qui è inequivocabile - aggiunge Merlini - che l'Agenzia delle Entrate che rappresenta lo stato verso i contribuenti in Italia sta commettendo un abuso, dal nostro punto di vista. Il nostro governo non si può limitare a dire sono le amministrazioni che devono trovare un accordo; le amministrazioni non possono trovare un accordo perché dovrebbero dire che ha ragione totalmente l'altro o viceversa".
Nel servizio l'intervista a Enzo Merlini (Segretario generale CSdL)
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