Pensioni: Csdl contesta emendamento nella finanziaria
Adeguare i parametri dell’età pensionabile.
Significa estendere gli effetti della legge del 2001, che già prevede i 62 anni di età, senza introdurre nel sistema pensionistico la pensione di anzianità a fronte di un determinato periodo di versamenti.
Verificare il periodo minimo contributivo.
Si tratta di passare dall’attuale sistema di retribuzione degli ultimi anni di attività lavorativa la sistema di calcolo contributivo che considera solo i contributi versati. Così si riducono, dice il sindacato, le rendite pensionistiche e non è solo una questione tecnico amministrativa ma economica. Infatto la csdl sostiene che trasformando il sistema di calcolo senza altre modifiche la pensione risulterebbe inferiore della metà rispetto all’attuale sistema.
Riequilibrare le gestioni pensionistiche anche con la revisione delle aliquote contributive.
Consiste nell’innalzamento della contribuzione a carico del lavoratore e delle imprese. Quindi il sindacato ipotizza che verrà richiesto ai contribuenti di parage di piu per avere una pensione piu bassa.
Prevedere la possibilità di introduzione di un sistema complementare a capitalizzazione.
Secondola csdl è l’aspetto piu grave perché si da per certo di entrare in un sistema di capitalizzazione privata senza però stabilire la centralità del sistema a ripartizione. E’ un modello, sostiene il sindacato, che può solo essere complementare, in ambito pubblico e garantito dallo stato.