Pensioni, lavoro, scuola: ecco i tempi delle principali riforme in arrivo

Il 2022 si candida ad essere l'anno delle riforme. Il Congresso di Stato, nella conferenza stampa di fine anno, ha anticipato alcune delle prossime tappe. Tra le prime misure in arrivo c'è la rivisitazione dell'Igr, probabilmente nei primi 6 o 7 mesi dell'anno, come annunciato dal segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti. L'intervento, anticipa, sarà soprattutto su deduzioni, detrazioni e agevolazioni più che sulle aliquote che, invece, per Gatti sono "sufficientemente allineate agli standard internazionali".

Sempre sul fronte fiscale, si inizierà a lavorare alla riforma delle imposte indirette, guardando al sistema Iva. Ma sarà difficile vederla realizzata nel 2022. Negli obiettivi del Governo anche la riforma della contabilità dello Stato, nell'ottica di gestione del debito e per un sistema più efficiente e con maggiori mezzi per analizzare i dati. Si cercherà di concludere l'iter legislativo entro il 2022.

Ma una delle riforme che più divide è quella delle pensioni. Gli incontri in merito, a dicembre, hanno subìto uno stop per la situazione Covid, spiega il segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta. Obiettivo: realizzarla entro giugno 2022. Sempre entro giugno – anticipa il segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini – sarà presentata la legge con le nuove regole per il mercato occupazionale.

Saranno poi completati gli interventi nel sistema della giustizia, con la riforma del codice di procedura penale e si proseguirà con i cambiamenti nella PA. Novità anche per la scuola, annuncia il segretario all'Istruzione, Andrea Belluzzi. Per le elementari si sta ragionando su come affrontare il calo demografico. Per le prossime prime classi delle Medie, dall'anno scolastico 2022/2023, si valuta l'introduzione della scelta tra settimana di 6 o 5 giorni. Per le Superiori, in vista una maggiore specializzazione dell'offerta formativa di ogni liceo e, per l'Università, si punta a un adeguamento normativo probabilmente nel corso del 2022.

Nel servizio, le dichiarazioni di Marco Gatti (segretario di Stato Finanze), Roberto Ciavatta (segretario di Stato Sanità) e Teodoro Lonfernini (segretario di Stato Lavoro)

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