Le perplessità dell'Anis sulla manovra straordinaria
Le misure annunciate non soddisfano l’Anis che già a fine agosto aveva chiesto ufficialmente un incontro al Governo per discutere quali iniziative adottare per contrastare la crisi. L’abbassamento della monofase di due punti e il condono fiscale Igr vengono considerate dal direttivo degli industriali - riunitosi in settimana - poco coraggiose. Non solo: c’è anche il timore - riferito dal settimanale Fixing edito dall’Anis - che l’Unione Europea non veda di buon occhio l’ulteriore differenziale che si andrà a creare sulle imposte indirette. Le previsioni di maggiori entrate stimate con il decreto che entrerà in vigore il 15 settembre sono di altri 20 milioni di euro, oltre ai 15 già accantonati. L’abbassamento della monofase, però, non soddisfa neppure l’Osla - che avrebbe preferito puntare di più sulla SMaC per incentivare i consumi - e la Federpensionati della CSdL teme che la discesa dell’imposta non si traduca concretamente in un abbassamento dei prezzi.
Luca Salvatori
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