In Italia sono stati accolti con sgomento i dati macroeconomici elaborati dal centro studi di Confindustria. Il prodotto interno lordo per quest'anno si ridurrà del -2,4%. Per il 2013 sarà del -0,3% e la ripresa potrebbe cominciare solo dalla seconda metà del prossimo anno. Il 2013, inoltre, si chiuderà con 1.482.000 posti di lavoro in meno dal 2008 e il benessere degli italiani sarà inferiore del 10%, in Pil pro-capite, rispetto al 2007. Cresce – nonostante le misure d’austerità adottate dal Governo tecnico - anche l’inflazione. "In questo momento il Paese deve essere unito, solidale e determinato. E deve mantenere la calma nell'affrontare una crisi che ha portato l'Italia nell'abisso". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
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