Petizione contro la centrale elettrica a Gualdicciolo
Il progetto della sottostazione elettrica è stato approvato dal Congresso di Stato nell’aprile del 2007. Rilevante l’investimento: 6 milioni e 500mila euro suddivisi in tre anni. Tempi di realizzazione due anni e mezzo circa. Obiettivo: scongiurare l’ipotesi di un’emergenza del servizio, alla luce dell’incremento pari al 200% che l’AASS ha registrato nell’area del Castello di Acquaviva negli ultimi dieci anni. La sottostazione elettrica sorgerà a Gualdicciolo, sulla strada del Lavoro, nei pressi del mattatoio.
Il progetto è stato corredato da uno studio che ha rilevato il campo magnetico sulla perimetrazione, con misure teoriche ma anche pratiche, fatte cioè su impianti simili: il risultato, assicura l’AASS, è ampiamente sotto ai limiti previsti dalle legge 142 del 2003.
Una rassicurazione che però non tranquillizza affatto gli abitanti della zona, che da quando si sono visti recapitare una comunicazione, poche settimane fa, relativa alla delibera della Commissione per le politiche territoriali, si sono costituiti in comitato. E chiedono a gran voce una collocazione alternativa. “E’ ormai certo – ha specificato il portavoce del comitato – che impianti di questo tipo, nel raggio di cento metri, sono causa di malattie. E nell’area dove sorgerà l’impianto ci sono due capannoni industriali, dove lavorano decine di operai”.
Le firme raccolte sono già 500, ma la petizione prosegue. L’iter burocratico per le autorizzazioni che daranno il via ai lavori anche.