Presentati i dati sul commercio 2013: male l'ingrosso, meglio dettaglio e auto
Commercio a due facce: calo inesorabile per l'ingrosso e soprattutto per gli intermediari del commercio, 24 imprese in meno, con alcuni dati che fanno riflettere, inerenti soprattutto il settore dell'elettronica, che dai 130 milioni di euro di entrate è passato a soli 10 milioni, mentre il dettaglio cresce, 15 imprese in più, e 67 dipendenti in più, per la maggior parte residenti. Nel periodo 2007-2013, a fronte di un calo di 1000 occupati nel settore manifatturiero, proprio il commercio al dettaglio è servito da ammortizzatore, perché ha visto l'incremento di 496 nuovi occupati e di 13 milioni e 300mila euro di salari in più, risparmiando al Paese le ben note conseguenze degli altri comparti, che hanno generato disoccupati e decine di milioni di euro in capo al bilancio dello Stato per il pagamento degli ammortizzatori sociali. Il saldo netto della monofase del settore commerciale si attesta sui 47 milioni e 530mila euro: anche qui, due facce, perché il commercio al dettaglio è aumentato di 630mila euro mentre quello all'ingrosso è calato di 4 milioni di euro. Ma l'unico comparto che attualmente regge, reggerà anche dopo l'introduzione dell'Iva? Le categorie hanno già espresso le loro perplessità. Nel video l'intervista a Libero Barulli.
Francesca Biliotti
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