Presentati al Segretario Arzilli i dati del commercio riferiti al 2011
Buone notizie per il commercio al dettaglio, crescono fatturato, imprese, dipendenti e saldo netto monofase. I numeri dicono +7% di fatturato, pari a 266 milioni di euro, 11 attività in più, un aumento di 52 dipendenti, per la maggior parte residenti. Vistoso calo dei frontalieri, nel 2008 erano 45 a fronte di 55 residenti, mentre ora il rapporto è di 38 a 62. Non va altrettanto bene invece il comparto all’ingrosso e gli intermediari del commercio: 69 imprese in meno e un calo di 17 dipendenti. Il fatturato dell’import è -19%, pari a 339 milioni, ma cala anche l’export, del 17%. Secondo il presidente dell’osservatorio Libero Barulli, questo settore risente delle vicende giudiziarie e dei provvedimenti italiani e sammarinesi per contrastare le frodi carosello. I dati di qualche tempo fa, è la conclusione, erano come drogati, per buona parte da operazioni triangolari, poi contrastate nel corso degli anni. Il crollo maggiore infatti è sui prodotti elettronici. Il commercio al dettaglio invece dimostra buona salute, con un saldo netto di 31 milioni e 200 mila euro, oltre un milione in più rispetto all’anno precedente. Il saldo del commercio all’ingrosso invece è in calo di oltre 3 milioni. Con i due punti percentuali di monofase in meno, lo Stato ha beneficiato di un considerevole introito, 45 milioni, ed ha assicurato un maggior potere d’acquisto ai sammarinesi, che pian piano si rendono conto dell’importanza di effettuare i propri acquisti in territorio. Infine una riflessione sulla paventata introduzione dell’Iva: l’osservatorio teme per la competitività del commercio al dettaglio e per l’aumento del costo della vita per i cittadini.
Francesca Biliotti
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