Presentato il decreto sulle start up
Primo fondamentale requisito: un'idea ad alta innovazione tecnologica. Per le imprese che avranno lo status di start up molti gli incentivi: cinque anni di esenzione fiscale completa e la possibilità di versare il capitale sociale entro tre anni (un'impresa normale ha invece l'obbligo di versare il 50% entro 60 giorni). E poi nuove modalità di assunzione, con procedure molto veloci, pensate ad hoc proprio per questo tipo d'impresa.
Agevolazioni fiscali anche per chi trova particolarmente brillante l'idea di una start up e vuole investire: sia un fondo d'investimento strutturato, un business angel o un privato cittadino.
Sono molto chiare anche le condizioni determinate dal decreto. Prima di tutto sono “Start Up tecnolighe” le società di capitali, quindi spa o srl, in cui almeno il 35% dei soci deve avere determinate caratteristiche riguardanti il titolo di studio. I soci non possono avvalersi di mandati fiduciari, anzi i loro nomi saranno elencati su un apposito registro
presso l'Ufficio industria e l'amministratore non può ricoprire lo stesso ruolo per altre società di diritto sammarinese.
Se ad ambire all'incubatore sono società già esistenti, il vincolo è che non abbiano più di due anni di vita e il fatturato sia al di sotto dei 100mila euro. Alle imprese start up – che per essere tali devono avere licenza di servizio o industriale – è richiesta anche una patrimonializzazione, ossia non possono ridistribuire gli utili per i primi tre anni.
Comunicato stampa Segreteria di Stato Industria Artigianato e Commercio