Il presidente della Carim Pasquinelli: “Se l’operazione Carim non sortisse l’effetto sperato, non c’è motivo per cui rimanga al mio posto”

Il presidente della Carim Pasquinelli: “Se l’operazione Carim non sortisse l’effetto sperato, non c’è motivo per cui rimanga al mio posto”.
“Se l’operazione Cassa di Risparmio di Rimini non sortisse l’effetto sperato, non c’è motivo per cui rimanga al mio posto”. Così il presidente della Fondazione Carim Massimo Pasquinelli a “Carte Scoperte” la trasmissione di SMtv San Marino, in onda questa sera alle 22.20 sul canale 520 di Sky.
Domenica si terrà la prima assemblea dei soci, dopo quello che è stato - con i suoi 18 mesi - il commissariamento più lungo avvenuto in Italia. E si dovrà approvare proprio il piano di risanamento. I numeri sono noti. Il piano presentato dai commissari prevede una ricapitalizzazione da oltre 118 milioni di euro. Alla Fondazione Carim resterà la maggioranza ma la quota scenderà a poco più del 50%. In caduta libera il valore delle azioni, dai 15 euro precommissariamento ai 5,35 attuali. Ai 7mila piccoli azionisti si chiede un impegno di circa 5mila euro in media a testa, per mantenere le quote attuali. “Nel gergo dei banchieri, commenta Pasquinelli, si dice che una banca è stata pulita. La Cassa di Risparmio di Rimini è stata sterilizzata. Le irregolarità riscontrate da Bankitalia, sono ravvisabili in tutti i grandi gruppi bancari. E oggi, aggiunge, non riesco a vedere alcun istituto del sistema bancario italiano, in una condizione migliore della Carim”.

Sonia Tura

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