Le autorità di Bruxelles e il Fondo Monetario Internazionale continuano il pressing sull’Ungheria accusata – in particolare – di aver limitato, con la nuova Costituzione, l’autonomia della Banca Centrale e di aver introdotto modifiche di stampo nazionalistico. Alcune migliaia di persone - 100.000 secondo gli organizzatori, ma la cifra appare esagerata - hanno manifestato ieri sera a Budapest contro la maggioranza governativa: in piazza partiti di sinistra ed ecologisti, ma anche movimenti della società civile: che il Governo considera eterodiretti. A criticare la maggioranza anche l'ex primo ministro Ferenc Gyurcsány: che nel 2006, pensando di non essere registrato, aveva confessato d'aver mentito sui conti pubblici per vincere le elezioni. “L'Ungheria – ha affermato il premier Orban - è uno stato di diritto dove le libertà costituzionali sono rispettate come testimonia la manifestazione di ieri”.
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