Prezzi in aumento: spesa pesante per la famiglia media
Chi soffre della situazione contingente - i dati allarmanti sono in previsione su gennaio - sono i produttori e i consumatori, tenendo conto del fatto che chi produce derrate alimentari è anche consumatore e si trova all’inizio del ciclo e alla fine, inevitabilmente.
Alcuni esempi: prezzi di grano (60% in meno) e petrolio (-6 dollari al barile) calano vertiginosamente mentre pane, pasta, latte e carni varie aumentano progressivamente di mese in mese. Denunciano gli allevatori che il prezzo del latte in stalla è sceso di 37 centesimi mentre al consumo si spendono circa 1,4 euro con un rincaro del 370%. I prezzi dal campo alla tavola aumentano di cinque volte anche per olio, vino e ortaggi.
È in atto un giro speculativo - denuncia Federconsumatori - e chiede un tavolo di concertazione tra esercenti e produttori col governo italiano, che definisca una moratoria dei prezzi 2009, con un calo di almeno il 20% sui prodotti primari di largo consumo.
Francesco Zingrillo