Prezzi bloccati, ma nel paniere manca il latte
Ma manca anche il latte, sicuramente alimento di larghissimo consumo al pari di pane e pasta. Come mai? Spiega Vito Testaj, direttore dell’Osla, che sin dall’inizio ha partecipato agli incontri tra l’osservatorio prezzi e i grandi distributori: “Attendevamo l’eliminazione della zona bianca, ossia il monopolio imposto dalla centrale del latte che applica una sua franchigia, di fatto penalizzando il consumatore. Per questo – continua – qualsiasi riduzione avessimo applicato, il prezzo del latte sarebbe sempre rimasto più alto rispetto a quello del circondario. Se e quando entrerà in vigore la proposta di abolizione della zona bianca, rivedremo anche i prodotti del paniere e potremo anche inserirlo”.
E’ già previsto, nell’accordo firmato lunedì tra governo, associazioni di categoria e assoconsumatori, che a settembre si rivedano i termini dell’intesa, intanto per verificare la possibilità di ridurre ulteriormente i prezzi, che dal 15 luglio al 31 dicembre avranno uno sconto minimo del 3%, ma anche per vedere come e se migliorare la lista dei prodotti, se eliminarne qualcuno e se aggiungerne altri.