Prima assemblea ieri sera per l’Associazione del settore edile sammarinese
Chiedono di incontrare il governo per illustrare proposte contro la crisi. Oltre 100 i soci presenti alla prima assemblea dell’Ases. Rappresenta 63 aziende, il 90% di quelle che operano nell’edilizia, per un migliaio di lavoratori. Un settore, quello edile, tra i più colpiti dalla recessione: grave crisi immobiliare in molti paesi esteri e a San Marino, solo nel 2009, 21 imprese hanno chiuso l’attività; il ricorsa alla cassa integrazione è stato di dieci volte superiore rispetto al passato. Proposte a favore, dunque, del comparto, incentivando la realizzazione di opere pubbliche, ma anche a favore dell’occupazione, permettendo tutela più adeguata; come infine del consumatore che, possa essere incentivato a realizzare opere grazie al minor costo fiscale. Tornano a parlare di appalti pubblici, chiedendo di equiparare i parametri sammarinesi alle leggi italiane. Ancora, velocizzare l’intestazione degli immobili ai residenti, defiscalizzare alcuni interventi edili, rendere operativi gli incentivi per gli interventi volti al risparmio energetico, alleggerendo la burocrazia.
Annamria Sirotti
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