Primo pilastro pensionistico, Podeschi: “L’obiettivo della riforma è la tenuta del sistema”
Tra le novità annunciate spicca l’innalzamento dell’età pensionistica oltre i 65 anni a partire dal 2018, per arrivare gradualmente alla soglia dei 67 dal 2021. E poi c’è l’annoso problema del ripianamento dei fondi in rosso di alcune categorie economiche. “Per i commercianti ad esempio – spiega Podeschi – la proposta è di lasciare l’aliquota al 22% ma di provvedere ad un innalzamento della base imponibile, in linea con gli standard minimi territoriali”. I ritocchi alla contribuzione riguarderebbero anche i lavoratori dipendenti, con l’1,20% in più in cinque anni sul 4,20% di oggi. Previsto poi un taglio dei fondi. Dagli attuali sette passerebbero a tre: uno per i lavoratori dipendenti, uno per gli agricoltori e uno solo anche per gli autonomi che ora ne hanno cinque. “Tutti interventi sostenibili – assicura Podeschi – e comunque da concordare con i sindacati e le associazioni di categoria. L'obiettivo resta quello di creare una condizione sociale di equità che possa favorire la tenuta del sistema”. Nel video l'intervista al segretario alla Sanità, Claudio Podeschi
Silvia Pelliccioni
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