La variazione tendenziale negativa sale al -0,31% se confrontata al mese di novembre dell’anno precedente, il 2009. Ma torniamo al saldo negativo che emerge dal confronto tra i mesi di ottobre e novembre 2010; dietro al calo del -0,17% ci sono settori in ripresa. Tra questi l’industria del legno, che segna +5,17%, la “Fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici” +3,39% e quella di “articoli di gomma e materie plastiche”, +3,94%. Male il resto. Segno meno i settori “Confezione di articoli di abbigliamento” -11,80%, “Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali”-4,59%, “Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali”, -4,52%. Il dato è stato calcolato sui consumi energetici industriali e rappresenta il valore medio mensile a parità di giorni lavorativi. Confrontando infine il mese di novembre 2010 allo stesso periodo dell’anno precedente, il saldo è negativo, come si diceva: -0,31%. Tra le variazioni negative più consistenti “editoria stampa e riproduzione di supporti registrati” -22,48%. In ripresa invece il settore “fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi”: +81,02%. Tirando le fila: San Marino riflette le condizioni del mercato italiano, fotografate qualche giorno fa dall’Istat. Col segno meno in particolare nuovi ordini, produzioni e attività d’acquisto.
Sara Bucci
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