La politica di sviluppo del turismo deve seguire due strade: una di medio-lungo periodo per costruire un prodotto convincente e autosufficiente e una a breve termine per rivitalizzare subito il settore. Lo afferma il Nuovo Partito Socialista, che al turismo ha dedicato un convegno di idee chiamando a confronto commercianti e cittadini. 'Questo settore - ha sottolineato il Presidente del partito Antonio Volpinari, che ha aperto i lavori - deve essere al centro dell’agire politico di tutto il governo e non solo della Segreteria al turismo'. Il co-responsabile del gruppo di lavoro Massimo Cenci ha presentato idee per lo sviluppo turistico a tutto campo. 'Nel lungo periodo - ha detto - un settore trainante può essere quello dell’Università perché coinvolge tanta gente di ottimo livello, utilizza periodi non interessati dal turismo tradizionale, trascina convegni, congressi e seminari. Con l’Università si devono sfruttare altre realtà importanti come l’ospedale e i settori pubblici. Nel breve periodo vanno progettate manifestazioni di livello che durino nel tempo, un calendario annuale con congressi di medio-piccolo taglio adeguati alle nostre esigenze, ma soprattutto una collaborazione attiva con la Riviera Adriatica e il Montefeltro, per realizzare una proposta globale.' Progetti che hanno incontrato il favore delle organizzazioni di categoria. Per Alfredo Piccoli dell’Usot sullo sviluppo del polo congressuale e di quello universitario, il Governo deve fare con forza la propria parte. Secondo il presidente dell’Osla, Paride Bugli, queste strade dovevano essere percorse da tempo: 'Se vogliamo davvero riqualificare il centro storico - ha detto - dobbiamo crederci tutti a cominciare dall’Esecutivo'. Per il Presidente dell’Usc Marzo Arzilli 'occorre una assunzione di responsabilità di tutte le forze politiche. E’ ora di capire - ha detto - che gli imprenditori non sono persone che non vogliono investire. Assurdo accusarli di tenere chiusi i negozi di sera o nel giorno di Natale. Se ci sono le presenze - ha sottolineato - noi ci siamo'. 'Il turismo - ha aggiunto il co-responsabile del gruppo di lavoro Erik Casali - è l’unica risorsa dove noi possiamo intervenire direttamente, senza accordi internazionali. Spesso quello che serve è semplicemente il buon senso'. Dal segretario Augusto Casali sono arrivate nuove proposte ed una provocazione. 'L’ufficio del turismo - ha detto - deve riappropriarsi del suo ruolo. Il palazzo dei congressi va aperto gratuitamente, facendo pagare invece i servizi'. Tutte le iniziative che fanno parte del turismo, come ad esempio la gestione dei parcheggi, per Casali potrebbero prevedere forme di azionariato popolare. La provocazione è invece diretta alle organizzazioni di categoria. 'Forse - ha detto - è il momento di creare una nuova associazione, quella dei commercianti del centro storico perché non ho capito bene chi oggi li difende'. Secondo Casali infatti la legge sul commercio non fa distinzioni tra la grande distribuzione e il commercio del centro storico, che invece è quello veramente in crisi.
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