Progetto "Npl" di Abs: soluzione di sistema in tre fasi
Elaborato in collaborazione con il centro ricerca Luiss Dream e la società di consulenza Prometeia, il progetto Npl dell'Associazione Bancaria Sammarinese, che ha potuto contare sul contributo anche di Biagio Bossone, nuovo Presidente e di Stefano Ambrosini, propone innanzitutto un excursus che parte dalla crisi economica del 2007 come fattore fisiologico per l'accumulo dei crediti deteriorati nei bilanci delle banche, fino ad evidenziare la necessità di un intervento sistemico per la risoluzione dei Non performing loans, 1 miliardo 900 milioni euro in totale. Elemento centrale del progetto l'Asset quality review, con regole chiare; e la Centrale Rischi, da attivare al più presto. Come premessa, inoltre, la convinzione che San Marino non possa prescindere da modifiche normative e fiscali, utili persino nell'ottica di un prossimo rilancio ed efficientamento del Sistema. In linea generale non si parla di un intervento unico, “monolitico”, bensì di una strategia articolata in più fasi, per consentire lo smaltimento graduale degli Npl a partire dalle componenti più deteriorate, ovvero le sofferenze. Prima fase: le banche - attraverso la creazione di una data room, ovvero un ampio portafoglio omogeneo al quale possano concorrere tutti i soggetti autorizzati ricompattando i rispettivi crediti deteriorati - “saranno in grado di rispondere, si legge nel progetto, alle esigenze di investitori specializzati coinvolti in cartolarizzazioni ” (ovvero la cessione di crediti da parte di una banca definita tecnicamente originator, attraverso l'emissione ed il collocamento di titoli obbligazionari), “avvalendosi anche del supporto pubblico sotto forma di garanzie”. In mezzo a soluzione interna e cessione al mercato si pone la cessione dei crediti deteriorati ad una Società di Gestione degli Attivi “che acquisisca tali crediti – riporta l'analisi dell'associazione - a un valore allineato al reale valore economico, consentendo al sistema di riprendersi senza pressioni indotte dalla necessità di “svendita” degli attivi a prezzi di liquidazione”. Infine occorre una prospettiva a lungo termine: l'inserimento di strumenti di immunizzazione del rischio all'interno della gestione bancaria per evitare l'accumulo futuro di nuovi Npl. In questo l'applicazione delle linee guida della BCE in armonizzazione con le indicazioni di Banca Centrale – suggerisce infine Abs – costituisce un riferimento importante.
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