Una giornata di dibattito sulle mozioni, quella di oggi, con gli interventi dei vari delegati. A fare notizia sono state così le dichiarazioni del segretario generale Guglielmo Epifani, a margine dei lavori. A partire dalle polemiche sui fischi che alcuni partecipanti all’assise avevano risolto al ministro del lavoro Maurizio Sacconi. “Lo abbiamo cercato, non siamo riusciti a trovarlo, ma appena finito il il Congresso lo cercherò ancora”. Così Epifani ha chiarito la propria intenzione di porgere personalmente le scuse al rappresentante del Governo. Segni di distensione anche sul piano operativo. “Se ci sarà un confronto che Sacconi aprirà sulle proposte del Governo, noi andremo; ma andremo con le nostre obiezioni e le nostre proposte, che partono dal riconoscere lo Statuto dei Lavoratori come pietra miliare del presente e del futuro; se si parlerà di riduzione dei diritti noi risponderemo anche con l’iniziativa e la lotta”. Decisamente più duro il segretario nazionale della FIOM, Giorgio Cremaschi, esponente della seconda mozione al Congresso. “Sacconi – ha detto – vuole la via greca all’attacco ai lavoratori, si sta preparando un’offensiva senza precedenti nei nostri confronti”.
Gianmarco Morosini
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