La protesta dei frontalieri si sposta fino all’Ambasciata d’Italia
Il cartello che consiglia ai lavoratori italiani di sospendere i consumi in Repubblica, protesta messa in atto contro la sovrattassa introdotta con l’ultima finanziaria, è stato trasportato dal confine di Stato al centro storico, precisamente ai piedi della scalinata che conduce all’Ambasciata d’Italia a San Marino. Il panno nero a scritte arancioni fa bella mostra di sé, e non passa certo inosservato. E’ stata la gendarmeria ad avvisare l’ambasciata: i militari non possono rimuoverlo, poiché non infrange alcuna legge, non contiene insulti o incitamenti alla violenza. Suggerisce solo di fare lo sciopero dei consumi, fino all’abolizione della norma che lede i diritti dei frontalieri. Inoltre, l’edificio dell’ambasciata, giardino incluso, è in territorio italiano, e se il cartello vi rientra i militari avrebbero ancor meno competenza ad agire. Dalla fine di marzo le scritte luminescenti erano state posizionate lungo la superstrada, quasi ad accogliere i lavoratori che ogni giorno si recano in Repubblica. Era la risposta alla sentenza con la quale i Garanti hanno negato la possibilità di ridiscutere la sovrattassa, contro la quale era stato presentato ricorso.
Francesca Biliotti
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