Discordanze su ciò che è stato fatto, e soprattutto non è stato fatto nel passato più o meno recente. Accordo sulla necessità per il futuro di un’unità di intenti fra tutte le parti in causa e di una progettualità a lungo termine. Questo è quanto emerso nel corso del Convegno a cui hanno partecipato esponenti politici bi-partisan e associazioni di categoria. Difende l’operato del governo il segretario al Turismo Andreoli, richiamando anche la difficile congiuntura internazionale. Nelle ultime finanziarie sono stati comunque previsti stanziamenti per il comparto turistico, indispensabile continuare a puntare con sempre maggior convinzione alla creazione di una Repubblica degli Eventi. Importante è anche la promozione dell’immagine di San Marino. A questo proposito è stato dato incarico ad un agenzia di comunicazione per la creazione di un logo promozionale ed uno slogan che faccia conoscere la Repubblica. L’obiettivo è quello di attrarre nuovi mercati, soprattutto quella Cina che dal 2010 sarà il principale paese emissore di turismo. Il settore turistico è stato in passato colpevolmente trascurato dalle istituzioni – così esordisce il segretario di Nuova San Marino Orazio Casadei che individua poi le tre grandi linee di intervento per il futuro: l’organizzazione di eventi sportivi e culturali veramente qualificati, il rilancio del settore congressuale in una realtà, quella sammarinese, che sembra fatta ad hoc per questo tipo di turismo, la necessità di una sinergia con gli altri due grandi poli di attrazione turistica del circondario, la riviera Romagnola e il Montefeltro. E del futuro hanno parlato, nei loro interventi, gli esponenti politici di diverse correnti e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Posizioni discordanti, come era già noto, sulla questione casinò. Unanime invece la richiesta di riqualificazione per quanto riguarda territorio, strutture ricettive e viabilità. Tutti d’accordo anche sulla necessità di dare una precisa identità sammarinese all’offerta turistica, a cominciare dal confine sulla superstrada: il visitatore che entra a San Marino deve rendersi conto che sta entrando in uno stato estero e non in un comune italiano.
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