Quanto pesa internet sull’economia? In Italia non tantissimo
In tempo di crisi questo settore può rappresentare una boccata d’ossigeno attirando investimenti e favorendo occupazione giovanile. E le prospettive per il futuro – quando si parla di internet e del relativo l’indotto – non possono che essere vaste: come il world wide web. La Corea del Sud è il Paese al Mondo che più crede nella rete. Nel report elaborato dal Boston Consulting Group si considerano 3 fattori: qualità e capillarità dei network, spesa nel commercio elettronico e nella pubblicità on-line, investimenti veri e propri delle aziende. L’Italia è ben posizionata solo per quanto concerne il primo di questi indici; per il resto è tra i Paesi europei più arretrati. Qualche numero per capirci. Internet, in Italia, vale 31,6 miliardi di euro: l’1,9% del Prodotto Interno Lordo; contro il 7,2% della Gran Bretagna, e il 3,4% della Germania. Anche nazioni come Polonia, Estonia e Repubblica Ceca distanziano l’Italia in questo settore. I contenuti digitali più ricercati sono sempre quelli del cosiddetto “gaming”, trainati dal poker on-line. Seguono, poi, le spese per l’acquisto di computer, tablet e smartphone. Un dato, tornando ai confronti tra Nazioni, appare sorprendente. I Paesi del BRICS – quelli la cui crescita economica è più impetuosa da alcuni anni a questa parte – si trovano nelle ultime posizioni di questa particolare classifica.
g.m.
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