Reazione alla crisi. La Camera di Commercio illustra l’andamento economico
Cresce il clima di fiducia degli imprenditori sammarinesi, che prima della crisi avevano una visione più pessimistica mentre ora, a 8 mesi di distanza dal primo sondaggio, mostrano una ritrovata sicurezza. Il sistema ha reagito bene agli scossoni del mercato globale ma preoccupa la situazione interna, segnata da ritardi, gap tecnologico e una struttura troppo burocratica. “Il problema più grande - spiega la Presidente della Camera di Commercio, Simona Michelotti - resta quello dei rapporti con l’Italia e l’auspicio è che il quadro si chiarisca al più presto”. Nello specifico l’analisi dell’andamento economico del Paese evidenzia un calo del PIL dell’1%, una crescita della disoccupazione e un fortissimo ricorso alla cassa integrazione. In generale calano investimenti e fatturati e di conseguenza gli utili. Il settore servizi è quello più ottimista; rappresenta il 56% delle società che mediamente hanno una buona situazione patrimoniale. A fare la parte del leone però è il comparto manifatturiero, che genera il 35% del fatturato e versa il 41% delle imposte. Qui lavora il 41% degli addetti , il 28,8% è nei servizi e il 13,9% nel commercio. Bene anche il commercio, anche se legato all’andamento dei consumi delle famiglie, che a San Marino è in controtendenza rispetto all’Italia. In perdita alberghi e ristoranti anche se aumenta il capitale investito: segno di una fiducia nella ripresa. “In generale – spiega il presidente Michelotti – emerge la grinta degli imprenditori e la voglia di farcela”.
Sergio Barducci
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