Redditi e splitting: Mularoni replica alla Csdl
“I contenuti della circolare non rappresentano di certo un premio alle classi più abbienti” - la replica della Segreteria di Stato per le Finanze non si è fatta attendere, accusando a sua volta i detrattori di frettolosa approssimazione nei giudizi. 'Innanzitutto – sottolinea la Segreteria – il provvedimento non deroga alla norma contenuta in finanziaria, che prevede lo sbarramento di 60mila euro alla possibilità di effettuare lo splitting. Semplicemente, afferma che qualora il reddito di coniugi non separati sia superiore a 60mila euro, è possibile applicare lo splitting fino a tale cifra, mentre la parte eccedente a tale soglia dovrà essere assoggettata all’aliquota progressiva di imposta. La circolare – conclude la Segreteria – ha dunque lo scopo di rendere più chiara l’applicazione di una norma ed intervenire dove la legge lascia spazio a problemi di applicazione'