Referendum lavoro, la CSU: “non votate”
Tra i principali motivi di contrarietà, spiegano i sindacati, c’è il fatto che questi referendum riguardano direttamente ed esclusivamente le condizioni dei lavoratori, senza che circa un terzo dei lavoratori, circa 6.000, non possa partecipare al voto, dopo essersi impegnati attivamente per raggiungere un importante risultato contrattuale.
“Va sottolineato –conclude la CS – che questi specifici quesiti non risolvono il problema del precariato o della tutela delle buste paga e, se fossero approvati, permetterebbero lo sviluppo selvaggio del lavoro nero”.