Report FMI: economia sammarinese in forte espansione, crescita resiliente, ma che potrebbe rallentare
Concluse le consultazioni del Fondo monetario internazionale ai sensi dell'Articolo IV
Nel rapporto finale del Fondo Monetario torna una parola: resilienza. San Marino ha resistito agli shock esterni e ai tassi di interesse più elevati. Viene posto l'accento su politiche “prudenti” e accesso ai mercati internazionali dei capitali, su una robusta domanda esterna che ha stimolato produzione e settore turistico. L'economia sammarinese è in forte espansione, con occupazione a livelli record.
I venti contrari esterni, però, incideranno sulla crescita, destinata a rallentare rispetto al suo potenziale per effetto di inflazione, inasprimento delle condizioni finanziarie, debolezza della domanda esterna e accresciuta incertezza globale. L'FMI sottolinea come il successo del rollover degli Eurobond nel maggio 2023 abbia ridotto “significativamente” i rischi a breve termine, migliorando liquidità interna e fiducia. I rischi sono orientati al ribasso e riguardano l’indebolimento delle condizioni esterne e un’ulteriore stretta monetaria globale, mentre quelli interni si concentrano sull’incertezza politica dovuta alle elezioni del prossimo anno e sulle restanti vulnerabilità nel settore finanziario.
Importante preservare la stabilità macroeconomica, ristrutturare il settore finanziario, rafforzare la crescita potenziale e ridurre il debito al di sotto del 60% del PIL entro il 2028. Misure importanti includono l’ampliamento della base imponibile sul reddito, l’introduzione dell’IVA e il miglioramento dell’efficienza della spesa pubblica. Si raccomanda, inoltre, di indirizzare meglio i programmi sociali e proseguire con un’indicizzazione prudente di salari e pensioni. Fondamentali ulteriori riforme per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico a lungo termine e – a medio termine - una strategia fiscale e di debito.
Capitolo banche: sebbene vengano riconosciuti notevoli progressi nella ristrutturazione e nel consolidamento del settore, permangono vulnerabilità che impongono di migliorare redditività e capitalizzazione, evitando la tolleranza e limitando i rischi. Gli esperti del Fondo plaudono ai progressi sul progetto NPL, sollecitano piani di capitalizzazione credibili e raccomandano di rafforzare la posizione finanziaria di Banca Centrale per salvaguardare la sua indipendenza e sostenere la stabilità del settore.
Tornano poi a caldeggiare riforme strutturali e guardano con favore all’accordo di associazione con l’UE che migliorerebbe – scrivono - l’integrazione economica e attirerebbe investimenti esteri. Infine, sul mercato del lavoro, consigliano di aumentarne la flessibilità.
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