Report Fondo Monetario, Merlini (Csdl): “Troppi 'non detto', serve chiarezza”

Dall'ultima puntata di “Csdl Informa”

Relazione alla mano, la Csdl analizza le raccomandazioni che il Fondo lascia dopo la recente missione. Il Segretario Enzo Merlini parte dagli obiettivi indicati nella riduzione del rapporto debito/Pil sotto il 60% e della riforma dell'IGR.

“Non è che diano chissà quali indicazioni rispetto a dove intervenire... – osserva Merlini. Dicono semplicemente, così come fa il nostro Segretario alle Finanze, che bisogna aumentare la base imponibile. Non aumentare le aliquote, ma aumentare la base imponibile. Cosa vuol dire aumentare la base imponibile? E a carico di chi? Di chi le tasse le ha sempre pagate o di chi non le ha pagate, cominciando a farle pagare?"

 Ancora riforme, con una riflessione sui ritardi rispetto all'introduzione dell'IVA, che invece il Fondo, come il tessuto produttivo, da tempo sollecitano: “Il fatto che di IVA si parlerà addirittura nella prossima legislatura.... mi sembra di sognare! Quanti sono ormai i Governi che hanno preso l'impegno di fare la riforma dell'IVA? - dice ancora Merlini - Tre, quattro, questo? Vuol dire che non la si vuole fare! Questa è la realtà dei fatti, con buona pace delle imprese manifatturiere che hanno bisogno come il pane di avere l'IVA, quindi, di avere un sistema di imposte indirette, che sia equivalente rispetto alle imprese con cui lavorano normalmente”.

Capitolo pensioni, poi: laddove il report sottolinea la necessità di una ricalibrazione nel tempo, chiede chiarezza: “Che dicano chiaramente qual è l'obiettivo dove bisogna tendere – prosegue Merlini. Bisogna tagliare le pensioni? Che lo dicano! Perché questa storia 'del dire e del non dire' rispetto al problema delle pensioni, francamente non ci sta! Se sei un organismo internazionale che dà consigli e dà pagelle... che sia più chiaro e più esplicito!”.

Se in merito alla gestione del debito estero concorda sull'indicazione del Fondo di privilegiare emissioni più piccole con scadenze più lunghe, contesta invece la raccomandazione per la flessibilità del mercato del lavoro, migliorando la distribuzione della manodopera, guardando anche al settore bancario. “Parlare di riallocazione della manodopera con un tasso di disoccupazione al 2,3%, che non ce l'ha nessuno, che senso ha? - si chiede ancora Merlini - E' un 'detto, non detto'? Loro dicono implicitamente che le banche devono fare licenziamenti? Che lo dicano!”.

Nel video, in collegamento Zoom, il Segretario della Csdl, Enzo Merlini

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