'La segreteria di stato si è dovuta piegare alle minacce delle organizzazioni sindacali e questo non è un bel segnale per il paese'. L’Osla commenta cosi, in una nota, la decisione della segreteria al lavoro di accantonare per il momento la bozza sulla legge di riforma del lavoro. 'Anche le associazioni imprenditoriali non condividevano in diversi punti la bozza di legge, scrive l’Osla, ma la precarietà paventata dai sindacati non appariva tanto spinta da poter indurre ad uno sciopero generale che ha fatto fare dietro front alla segreteria la lavoro'. L’Osla conclude che 'in un paese civile basato sulla democrazia il dialogo dovrebbe essere alla base di tutto e tutte le parti in casua dovrebbero essere ascoltate'.
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