Riforma del mercato del lavoro: il no dei sindacati
Mentre prosegue in commissione finanze l'esame del testo di riforma del mercato del lavoro arriva il no secco dei sindacati che chiedono al Consiglio Grande e Generale di non approvare il progetto. “Questo non è il progetto del sindacato – dichiara Giovanni Ghiotti segretario della Csdl – l’ha voluto il governo per legalizzare la precarietà. Perfino gli ultimi risultati così faticosamente ottenuti con la firma dell’ultimo contratto dell’industria vengono vanificati”. “E stamattina c’è stato l’ultimo blitz in Commissione – aggiunge Gilberto Piermattei – il nostro emendamento sulle assunzioni nominative solo a tempo indeterminato è stato bocciato, nonostante le rassicurazioni avute dal Governo”. Le parti che la Csu osteggiava restano dunque irrisolte: addestramento e formazione, stage aziendali, perfino l’impianto sanzionatorio “che non è stato modificato e non rappresentano un deterrente”, spiega Luca Montanari vice segretario della Cdls: “Le nostre iniziative – ribadisce – saranno finalizzate a ripristinare il diritto e a sensibilizzare i consiglieri: devono sapere che danno creerebbero approvando una legge simile”. Ed alcune parti della normativa coinvolgono anche il pubblico impiego: “Si prevede un nuovo organico all’Ufficio del Lavoro – afferma Stefano Zonzini, Cdls – quando eravamo d’accordo col Governo di rendere compatibili le riorganizzazioni dei vari settori pubblici con tutto il resto della Pa, e nel caso tramite accordi specifici da concordare col sindacato”.
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