Riforma pensioni: scontro tra Governo e sindacati
Il Governo ha infatti deciso di fissare il termine del 31 marzo, che però secondo il segretario alla Sanità Massimo Rossini è tutt’altro che tassativo. “Dovevamo stabilire alcuni principi cardine della riforma in un ordine del giorno già nella precedente seduta consiliare – puntualizza quest’ultimo – ma non è stato possibile arrivare al comma previsto. Così la finanziaria è arrivata prima dell’ordine del giorno. Intendiamo comunque fissare alcuni principi che saranno il punto di partenza su cui basare il confronto con le parti sociali. Nulla è stato ancora deciso”, conclude.
La Cdls, dopo aver sottolineato che il metodo su questa materia è sostanza, rileva come a San Marino nel frattempo siano nate iniziative private che nulla hanno a che vedere con la previdenza complementare, perché si tratta di fondi individuali che si configurano come normali piani di accumulo o gestioni patrimoniali.