Riforma previdenziale: ai sindacati non piace l'"accelerazione" della Segreteria alla Sanità
Una “riforma colabrodo”; è un giudizio tranchant, quello di Gianluca Montanari, su quanto annunciato ieri, in materia previdenziale, dalla Segreteria alla Sanità. Nel comunicato, tra le altre cose, si indicavano le direttrici, sulle quali il Governo intende muoversi: l'innalzamento dell'età pensionabile; la variazione del sistema di calcolo degli assegni previdenziali; la revisione delle aliquote contributive. Alla CSU non piace neppure il fatto che sia stata stabilita una deadline – fine estate -, per la definizione della riforma. La Centrale Sindacale Unitaria parla anche di un “grosso problema politico”: quello dei “fondi pensione investiti nelle banche”. Anche l'USL non nega l'importanza strategica e l'indifferibilità di una riforma previdenziale. Ma dal canto suo giudica “troppo penalizzanti” le proposte contenute nella bozza. La Segreteria di Stato alla Sanità, intanto, ha convocato per domani - a Palazzo Begni – un incontro con le organizzazioni sindacali, proprio sulla proposta di riforma previdenziale. “Vista la distanza tra le parti – sottolinea in una nota la CSU – si preannuncia tutt'altro che semplice”. A seguire – sempre in mattinata – un confronto con le associazioni datoriali.
Nel servizio le interviste a: Gianluca Montanari / Segretario Generale CDLS
Giorgia Giacomini / Segretario FPI USL
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