Riforma tributaria: opposizione incontra Csu e non il governo
Sono giorni febbrili di trattativa sulla riforma fiscale, in attesa del nuovo faccia a faccia di domani tra sindacato e governo. Più possibilista la Cdls, che intende rimanere al tavolo del confronto fino all'ultimo secondo per vedere se possono essere soddisfatti i tre punti fondamentali richiesti, ossia l'introduzione della no tax area, una rimodulazione delle aliquote e l'accertamento dei redditi che dev'essere certo, con appositi strumenti. La Csdl è invece più oltranzista e sembra più intenzionata a proclamare un nuovo sciopero generale. Anche l'Usl pone quale condizione fondamentale l'accertamento dei redditi reali, per tutti, dipendenti e liberi professionisti. E non è accettabile, sottolinea Francesco Biordi, che per i dipendenti la riforma entri a regime dal 1 gennaio 2014 mentre per gli altri bisogna attendere una serie di adeguamenti. La riforma, ricorda, deve essere applicata a tutti i soggetti in causa nello stesso momento. Oggi dunque nuova giornata di incontri, la Csu vede l'opposizione, l'Usl la maggioranza, mentre il previsto incontro tra la segreteria alle Finanze e le forze di opposizione, previsto per oggi, è saltato, la minoranza si è messa di traverso perché, a suo dire, chiamata in causa troppo tardi su un confronto che doveva partire molto prima e dunque non si presenterà a Palazzo Begni.
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