Produzione e numero di aziende che calano nel manifatturiero. Meno addetti nel settore dell'edilizia. Vendite in contrazione per il commercio al dettaglio. Difficile trovare segnali positivi nell'indagine congiunturale sulle piccole e medie imprese riminesi nel terzo trimestre dell'anno e nel report sull'innovazione realizzati dalla Camera di commercio presentati stamattina. Dati sotto la media regionale e nazionale italiana. Infatti "tutti gli indicatori" – riporta la 'Dire' - sono con il segno negativo. Si salvano solo l'export, che cresce dell'1.9% e l'occupazione nel manifatturiero, in lieve ripresa dello 0,3%. Emergono però una serie di tendenze: "Le imprese che innovano hanno bilanci più sani e sono più forti anche sui mercati esteri", così alla green economy si converte quasi il 15% delle imprese, mentre "l'eccessiva pressione fiscale e il rischio d'impresa rallentano l''innovazione". La congiuntura manifatturiera provinciale "risulta peggiore" - segnala poi l'indagine - di quella a livello regionale e nazionale. A fine settembre nella provincia di Rimini sono 2.677 le imprese attive, in calo del 2,2% sul 2013. Inoltre le cessazioni, 132, hanno superato le iscrizioni, 89; mente sono in "lieve" aumento gli occupati, 21.187. Male la produzione, che diminuisce del 2,5%, e il fatturato: -2,2%. Cresce però dello 0,5% quello estero. Non vive giorni migliori il commercio al dettaglio: le imprese attive, 5.301 sono in calo dell'1,5%; gli addetti, -2%; le vendite -4,6% (Agenzia Dire).
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy